Perdonare la notte


Incontro con don Federico Pichetto - domenica 14 settembre 2025

Presentazione del libro "Perdonare la notte"


Domenica 14 settembre, in molti hanno avuto il piacere di ascoltare don Federico Picchetto che si è da subito mostrato eclettico. Ha presentato il suo libro, pubblicato l’anno scorso, che ha definito autobiografico: i suoi 12 personaggi hanno storie diverse e complesse ma è come se avessero un’unica voce. È questo il filo conduttore dell’intero libro, ognuno vive realtà diverse, portandosi dietro le proprie ferite, ma la vera Realtà è unica ed unisce tutti: i personaggi devono sperare che dopo la propria notte arrivi l’alba, scoprendo che non esistono tenebre che non si possano affrontare. 
Come può la Realtà diventare esperienza positiva? Don Federico suggerisce un metodo: nei momenti di crisi è essenziale non dimenticare tutto ciò che si è imparato lungo il cammino; il libro è esperienza personale messa per iscritto con il desiderio che possa essere utile anche ad altri, così da trasformarla in speranza. 
Punto cruciale della vita di don Federico è l’educazione, tema presente nel libro, facile da descrivere a parole ma sempre difficile da mettere in pratica; come vicepreside di un liceo di Rapallo sa bene cosa significhi rapportarsi ai ragazzi in un’età così delicata come l’adolescenza. Per lui educare significa lasciarsi cambiare: "Non entro in classe al mattino desiderando di essere speciale, c’è sempre qualcosa che mi sposta, la realtà consiste in tutto ciò che non sono io". 
L’incontro si chiude con questo esempio semplice ed efficace per spiegare il rapporto tra fede e psicologia che nei giovani spesso è in contrasto: "Quando si rompe un tubo del lavandino la prima cosa che faccio non è pregare, chiamo l’idraulico che arriva e aggiusta; ma il lavoro non si ferma lì: dovrò poi asciugare tutta l’acqua che è uscita e sistemare la stanza. In ugual modo funziona la vita davanti a una grande ferita: è più che giusto affidarsi ad un professionista che aiuti a cucirla, ma poi si ha bisogno di uno Sguardo più ampio".